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Bing, un cartone per i genitori.

  • Immagine del redattore: Mirko Garofalo
    Mirko Garofalo
  • 8 apr 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Alzi la mano chi non si è mai posto delle domande guardando il simpatico Bing!


Chi è Flop?

Perché è più basso?

Perché lui, e tutti gli altri personaggi "di riferimento", sono meno colorati e animati rispetto ai compagni di gioco?


Beh, personalmente considero questo prodotto di animazione un piccolo capolavoro capace di catapultarci nella visione del mondo dei bambini.


Cominciamo con il dire che Flop, almeno per come si sviluppa nella narrazione sembra essere una figura genitoriale: guida il piccolo coniglietto, fa ordine nelle sue emozioni, lo aiuta a superare le sue difficoltà. Insomma un genitore modello.

In effetti, guardandolo comportarsi, si possono trarre diversi spunti. Flop, in effetti, a tratti può sembrare flemmatico ma la sua capacità di "rallentare" rispetto gli stati d'animo di Bing, lo aiutano a gestire momenti che, nella nostra quotidianità, spesso diventano bombe emozionali, vere e proprie crisi e conflitti con i nostri bimbi.


Pensate a quante sezioni di gioco vedono Flop come un attento osservatore, pronto ad intervenire per guidare, senza mai estraniarsi lasciando soli i bambini...


Per il resto, il modo in cui i personaggi sono rappresentati è una buona ricostruzione di come i bambini sono influenzati dal loro ego nel loro modo di percepirsi nella realtà. In effetti non contano le reali dimensioni per i bambini ma, quanto l'interazione realizza nella loro vita.


Un ultima domanda con la quale vi lascio... e che i più attenti si saranno posti:

ma Pando, perché si toglie sempre i pantaloni?!?!


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