Dove può finire l’amore?
- Mirko Garofalo
- 1 nov 2020
- Tempo di lettura: 3 min

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L’amore non è eterno e non ci si può aspettare che lo sia. La domanda a questo punto è: dove esso può finire?
Innanzitutto molti fanno coincidere l’amore con il matrimonio. Nulla di più sbagliato. Si ama un genitore, un figlio, un parente, un amico (a prescindere da quante zampe esso abbia) e, ovviamente, un partner.
L’amore è oltre la materia, oltre le parole.
L’amore è nel pensiero. Nella linea d’ombra tra “ciò che è meglio per me” e "ciò di cui hai bisogno". Tra la mia felicità e la tua.
L'amore non può essere assoluto altruismo. Può essere responsabilità ma non deve anteporre "ciò di cui l'altro ha bisogno" a "ciò di cui abbiamo bisogno noi".
L'amore, quello puro, deve ovviamente avere il sapore del benessere ma, non può essere solo il "mio benessere".
Insomma in queste poche righe possiamo capire quanto esso sia difficile da far nascere e possiamo intuire, ancor meglio, quanto può essere difficile mantenerlo in vita. Perché esso può morire e spesso muore senza che ce ne accorgiamo.
Non può vivere di dono senza reciprocità.
Ciò che amiamo deve darci la sensazione che vi sia l'impegno a restituire ciò che facciamo per lui e deve farci sentire sempre nel dubbio di non aver dato abbastanza per restituire ciò che ci è stato dato. Senza che questo diventi un ossessione.
Non può vivere di costrizioni: esso ha bisogno di libertà.
Ogni legaccio deve distruggersi e dar spazio a un legame. Il suono di queste due parole rimanda la differenza tra loro. L'amore deve "vedermi impegnato ad offrire ogni giorno la versione migliore di me, nella gioia, nel dolore, nella rabbia o nella paura, anche in quella di di perderti". Purtroppo però, nonostante questo, non è detto che sia abbastanza per mantenere in vita quel legame. Perché "scegliendomi ogni giorno potresti non scegliere anche oggi me; sarà amore anche lasciarti andare". Per me è scontato dirlo ma, fa sempre bene dirlo: esso non può vivere di ricatti.
Non può vivere di illusioni pur nutrendosi di sogni.
L'amore deve essere reale e deve tendere ai sogni. Un amore che non abbia sogni, perché vive dell'illusione di essere "soddisfatto", è privo di fondamento.
La lista è lunga. Perché l'amore può finire in tanti modi.
Migliaia sono i modi per nutrirlo. Basterà volerlo. Certo potrà appassire comunque, i nostri sforzi potrebbero non bastare a far si che quell'amore riceva la stessa spinta dall'altra parte. La parola d'ordine a quel punto deve, e dovrà essere: dignità. Perché dovremo ricordarci che noi amiamo ancora. anche se proviamo rabbia, altrimenti quella sofferenza non esisterebbe neanche.
Un'altra banalità: prima di parlare d'amore dobbiamo ricordarci che se abbiamo levato una mano per colpire la libertà, la dignità, il rispetto dell'altro, il suo corpo o la sua mente, se abbiamo dimenticato chi è e da dove viene, per i nostri bisogni o per le nostre convinzioni non meritiamo neanche di pronunciare quella parola.
Di amore non si può parlare in così pochi minuti. Forse dell'amore non si dovrebbe neanche parlare ma bisogna provarci. Perché esso è così: "come la fai e la fai la sbagli".
Ma quando l'avrai indovinata, se avrai messo tutto l'impegno a non impegnarti e sarai riuscito ad amare come ti viene esso sarà proprio come il sole. Nulla potrà impedirgli di raggiungere ogni angolo.
A quel punto neanche la cella più buia potrà negarti di ricordare la sua bellezza.
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