Ti senti fermo? O ti sei solo spento bene? (Guida breve per chi ha smesso di scegliersi, ma ancora respira)
- Mirko Garofalo
- 16 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Fermo. Bloccato. Ma elegante. Funzionale. Gentile, a tratti.
Complimenti.
Hai imparato benissimo a spegnerti senza far rumore.
Una candela che non fa fumo, ma non scalda più nessuno.
Nemmeno te stesso.
Lo chiamano burnout.
Lo chiami stanchezza.
Io lo chiamo auto-abbandono ben riuscito.
Tutti ti vedono attivo. Ma nessuno ti sente più vivo.
Ti svegli, vai a lavoro, rispondi ai messaggi, tieni a mente le scadenze.
Ti organizzi.
Funzioni.
E intanto muori bene.
Perché non esplodi più. Non urli, non scappi.
Sei diventato bravissimo a trattenerti.
Ma a forza di trattenerti… non ti ricordi più chi sei.
Il problema non è che sei fermo. È che hai smesso di cercarti.
E no, non servono weekend alle terme.
Non servono cene in compagnia o silenzi strategici.
Serve una domanda scomoda e brutale:
“Quand’è che ho smesso di decidere chi diventare?”
Perché lo vedi, vero?
Hai smesso di farlo.
Ti sei adattato. Ti sei arreso con classe.
Ma adesso sei in saldo. Scontato. Nonostante il potenziale intero.
Tre segnali che ti sei annullato senza accorgertene
Ti dà fastidio chi è felice davvero.
Ogni volta che pensi a “futuro” ti viene voglia di dormire.
Invidi chi ha il coraggio di dire “non sto bene”.
Non è depressione clinica, per carità.
È normalità tossica. È autoconservazione vigliacca.
È la vita che si riduce a fatica ben gestita.
Il vuoto non è fallimento. È l’ultima occasione.
Se ti senti vuoto, è il tuo corpo che ti sta urlando:
“Non mi basta più funzionare. Fammi vivere.”
Ma tu che fai?
Lo zittisci.
Gli dici: “Dai, tieni botta. Passerà.”
E invece no.
Non passerà.
Perché non stai male per colpa di qualcosa.
Stai male perché non hai più un perché.
Ultima riga, primo passo.
Quindi?
Quindi niente.
Solo questo:
Se ti senti spento, spegniti davvero.
Stacca. Senti il rumore che fai quando non ti nascondi.
E poi decidi: vuoi continuare a vivere a metà…
…o rischiare di tornare ad accenderti?
Non è motivazionale. È una provocazione d’amore.
Garofalo Cosimo Mirko
Pedagogista, Coach, sopravvissuto all’apatia ben vestita.
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