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“Ma quale Prof?!? Quell* stronz*!”

  • Immagine del redattore: Mirko Garofalo
    Mirko Garofalo
  • 19 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 20 mag

Guida base per sopravvivere ai conflitti nella scuola (e non solo!).


Primo piano su un volto infastidito che guarda qualcuno fuori campo… ma nel riflesso si vede se stesso.
“E se il collega che ti manda in bestia… fosse solo il tuo opposto?”

Diciamolo subito: quante volte l’hai pensato?“Ma questə è proprio stronz*!”. Ti è salito il sangue alla testa. Hai incrociato quellə collega che ti fa perdere la pazienza già al buongiorno. Magari anche educatə, eh. Ma c’è qualcosa che ti manda in tilt. Sempre. E ogni volta finisce male.

Ora, facciamo un gioco per adulti: e se… e dico solo sequellə stronzə non fosse stronzə, ma solo diversə da te?


Questione di metaprogrammi


No, non sto giustificando tutto. Sto solo dicendo che spesso ci odiamo per incompatibilità di sistema operativo.

Tutti noi abbiamo dei “software mentali” che ci guidano. Si chiamano metaprogrammi. E no, non sono etichette da test da bar. Sono modi profondi di vedere il mondo, e se non li conosci, rischi di passare la vita a litigare con persone che stanno semplicemente ragionando con una mappa diversa dalla tua.


1. Verso / Via da

Tu parli di obiettivi. L’altrə parla di rischi. Tu dici: “Dai, costruiamo qualcosa.” L’altrə dice: “Sì, ma se sbagliamo?” E tu pensi: “Che palla, sempre a frenare." Lui/lei pensa: “Che incosciente, sempre a rischiare.”


Non è stronzaggine. È motivazione diversa.


2. Opzioni / Procedure

Tu vuoi improvvisare, cambiare, creare. L’altro vuole sapere: cosa, quando, perché. Tu: “Facciamolo a modo nostro.” Lui: “Seguiamo il protocollo.”

E lì partono scintille.Ma fermati: senza chi tiene i paletti, tu finisci fuori pista. Senza chi li sposta, però, non si avanza.


3. Generale / Specifico

Tu parli del “progetto educativo a lungo termine”. Lui/lei ti fa notare che manca una firma nel modulo. Tu sbuffi. Lui alza gli occhi al cielo. Ma se tu sogni troppo, chi controlla i dettagli che tengono in piedi il sogno?


4. Attivo / Riflessivo

Tu vuoi decidere ora. L’altrə vuole pensarci. Tu lo vedi come indeciso. Lui ti vede come impulsivo.


E magari avete entrambi ragione.


E se ti ci ritrovi… e ti viene da dire “vaffanculo”?


Va benissimo. Non stiamo qui a far finta che tutto vada sempre compreso e accolto. Anche tu hai il diritto di sbottare, di arrabbiarti, di reagire. Ma se dopo lo sfogo riesci a tornare un attimo lucido…prova a pensare:

“E se invece di essere stronzi, fossimo solo calibrati diversamente?”

Il male non esiste. È solo assenza di bene.


Non è una frase buonista.È una lente diversa.Una lente che ti permette di non rompertela ogni volta contro qualcuno che non ti somiglia.Che non è lì per ostacolarti.Ma per farti da specchio, da freno, da acceleratore.A seconda del caso.


Morale?


Ogni conflitto nasconde una lezione su come funzioniamo.E se riusciamo a guardarci dentro — e non solo addosso agli altri —forse iniziamo a diventare colleghi migliori, e magari anche esseri umani un filo più allenati alla complessità.


Garofalo Cosimo Mirko

Pedagogista, Coach, Autore

 
 
 

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