Buon Natale
- Mirko Garofalo
- 7 ott 2022
- Tempo di lettura: 1 min

Vi siete mai chiesti perché Babbo Natale non ha una tutina adamitica blu con gli slip rossi in vista e un mantello? Oppure come mai non ha lo spirito di uno spararagnatele che amichevolmente si arrampica per consegnare doni? Come mai la figura di questo omone è più simile ad un amabile nonno?
Perché nonostante i nostri sforzi di affidare la gioia delle festività a giochi a supereroi ciò di cui sentono il bisogno i nostri piccoli è di quel pezzo di amore che solo noi che li curiamo ogni giorno possiamo dargli.
Il gioco si ma, dobbiamo considerare che solo con l’attenzione di chi li ama riusciremo a cogliere il regalo che può entusiasmare senza diventare l’ennesima cianfrusaglia accatastata tra le altre.
La realtà però è che non ci sono ricette last minute e preconfezionate… serve voglia di mettersi costantemente in gioco con i nostri figli. Serve non affidarli più ad un cellulare, tablet TV o altro. Serve, in pratica non essere un bancomat pronto ad esaudire un desiderio vuoto di affetto. Perché se pensate a chi amate e vi ama davvero riuscirete anche a ricordare la sensazione che avete provato davanti al regalo più sgangherato che vi ha fatto: avete sgranato gli occhi per la meraviglia ed avete amato ancor di più.
Insomma tutto si può fare. Bisogna solo volerlo.
Voler essere i loro eroi.
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